23° giornata di Serie A allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro si gioca il derby di Milano: Milan-Inter.
È da 10 anni che non si gioca una stracittadina milanese di alta classifica, quest’anno la sfida ha un sapore diverso che va oltre l’eterna rivalità tra i due club, questa partita ha il peso di uno scudetto.
L’ultimo derby valido per il titolo si giocò nel 2011, con un’Inter in pieno declino post-triplete e un Milan di totale stampo Allegriano. In quella sfida i rossoneri si imposero per 3 a 0, con una doppietta di Alexander Pato e una marcatura su rigore di Antonio Cassano. In quella stagione il Milan vinse il suo ultimo scudetto e si chiuse così l’ultima era, incominciata nel 2006 con il primo scudetto interista, di dominio milanese in Serie A.
Di nuovo in campo lo scontro tra titani: Lukaku e Ibrahimovic. Giocatori dal fisico marmoreo.
Il belga nerazzurro vanta 191 cm di altezza per 93 chili, con un’esplosività fisica degna di un giocatore di football americano e una velocità massima di 30,4 km/h, 16 gol all’attivo in questo campionato. La sua affidabilità fisica gli ha permesso di giocare il 93% delle partite da quando è arrivato a Milano, per un totale di 80 gare su 86: numeri da extraterrestre.
Lo svedese rossonero, invece, vanta 195 cm di altezza per 95 chili, più di 500 gol in carriera, 6 top club in 5 campionati diversi con un palmares incredibile di 31 trofei di squadra, battendo persino Cristiano Ronaldo in questa classifica e posizionandosi al primo posto tra i giocatori più vincenti a livello di squadra.
All’andata Ibrahimovic con una doppietta ha siglato la vittoria rossonera, e vinto la prima sfida stagionale contro Lukaku, anche lui in marcatura con un solo gol. Nell’ultima partita in campionato, contro la Lazio, Big Rom ha raggiunto quota 300 reti tra club e nazionale a soli 27 anni, un record condiviso con Cristiano Ronaldo, secondo solo a Lionel Messi, che detiene il primo posto di questo primato, raggiunto a soli 25 anni. Ibra, dal canto suo, ci ha impiegato 31 anni a raggiungere questo traguardo.
Il Milan arriva dal pareggio contro la Stella Rossa in Europa League, e dovrà fare a meno di Mandzukic, fermo per un risentimento muscolare, e di Bennacer, ai box per un problema ai flessori della coscia destra.
Torna dunque titolare Tonali al fianco di Kessiè, in difesa la formazione titolare con Donnaruma tra i pali, Kjaer, Romagnoli centrali e Hernandez Calabria terzini. Ibrahimovic come unica punta, dietro di lui Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic.
L’Inter, in testa alla classifica, grazie allo scivolone dei rossoneri contro lo Spezia, arrivano al derby senza grossi dubbi sulla formazione titolare. Vidal si è allenato in gruppo, sta bene, ma difficilmente partirà titolare. Al suo posto l’uomo del momento in maglia nerazzurra: Christian Eriksen. Handanovic tra i pali, in difesa i soliti Skriniar, De Vrij e Bastoni. In mediana Barella e Eriksen con Brozovic da play. Sulle fasce Hakimi e Perisic, favorito a Young e Darmian. In attacco la consolidata Lu-La.
Tutto pronto a Milano, di domenica pomeriggio si decidono le sorti del campionato. La vittoria indirizzerà una delle due squadre sul sentiero dello scudetto, anche se il calcio ci ha abituato a sorprese inaspettate. La cosa certa è che Milano è tornata grande, calcisticamente parlando. Inter e Milan, dopo dieci anni lottano per lo scudetto.
MILAN-INTER le probabili formazioni:
INTER (3-5-2) probabile formazione: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lautaro Martinez, Lukaku. All. Antonio Conte
MILAN (4-2-3-1) probabile formazione: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessié, Tonali; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic. All. Stefano Pioli
Quando e come seguire il match:
La gara si giocherà domenica 21 Febbraio allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro, Milano.
Non sai dove vedere la partita? Segui il match su Radio Nerazzurra, in diretta dalle 14.00 con le analisi pre-gara e poi, dalle 15:00 la Radio Cronaca di Milan-Inter. Al fischio finale, le considerazioni a caldo con Gabriele Borzillo e Lapo De Carlo.
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